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Scuole Violano i Diritti dei Bambini, Genitori Costretti a Interrompere il Lavoro per Cambiare i Loro Figli
domenica, 12-01-2024 - 11:12
In diverse scuole italiane, il personale scolastico si rifiuta di assistere i bambini nell’igiene personale, costringendo i genitori a interrompere il lavoro per occuparsene. Questa pratica viola le normative vigenti e compromette i diritti fondamentali dei bambini e delle loro famiglie. Approfondiamo le leggi disattese e le azioni necessarie per tutelare la dignità dei più piccoli.
diritti bambini a scuola

Scuole Violano i Diritti dei Bambini, Genitori Costretti a Interrompere il Lavoro per Cambiare i Loro Figli

In diverse scuole italiane, il personale scolastico si rifiuta di assistere i bambini nell’igiene personale, costringendo i genitori a interrompere il lavoro per occuparsene. Questa pratica viola le normative vigenti e compromette i diritti fondamentali dei bambini e delle loro famiglie. Approfondiamo le leggi disattese e le azioni necessarie per tutelare la dignità dei più piccoli.

Bambina che torna a scuola, simbolo delle difficoltà dei genitori costretti a intervenire a causa di diritti violati.

In Abruzzo, ma anche in altre zone d’Italia, si sta verificando una situazione intollerabile che, purtroppo, viola i diritti dei bambini e delle loro famiglie. Infatti, le troppe segnalazioni che riceviamo ci obbligano a questa pesante azione. Ad esempio, in alcune scuole materne ed elementari, il personale scolastico, sostenuto da Dirigenti e insegnanti, spesso si rifiuta di adempiere al proprio dovere contrattuale di assistere i bambini che necessitano di essere cambiati sia a causa di incidenti sia perché utilizzano ancora il pannolino.

Per questo motivo, questo compito, affidato per contratto da sempre al personale ATA (collaboratori scolastici), non riguarda solo i bambini con i benefici della legge 104/92, ma anche tutti i bambini delle scuole materne ed elementari. Inoltre, garantire la loro igiene è fondamentale non solo per il loro benessere fisico ma anche per il loro equilibrio emotivo, ed è un loro diritto.

Le normative che tutelano i diritti dei bambini

L’argomento relativo ai compiti dei collaboratori scolastici, in particolare per quanto concerne l’assistenza all’igiene personale degli alunni, è stato più volte oggetto di chiarimenti normativi e interpretazioni.

  1. Precedenti dichiarazioni e CCNL 2016-2018
    Già nel 2019, un autorevole esponente di una sigla sindacale non firmataria del CCNL, facendo riferimento al contratto allora vigente (2016-2018), aveva dichiarato che “il collaboratore scolastico può (e deve) cambiare il pannolino dell’alunno della scuola dell’infanzia”.
  2. Chiarimenti dell’ARAN e CCNL 2019-2021
    L’ARAN, in risposta a quesiti sollevati da dirigenti scolastici riguardo un presunto aggravio delle mansioni nel nuovo CCNL 2019-2021, ha confermato che non vi sono state innovazioni rispetto alla precedente disciplina.
    Nell’orientamento applicativo CIRS 124 del 5 novembre 2024, l’ARAN ha ribadito quanto stabilito nell’allegato A del CCNL 2019/21, che include tra le competenze del collaboratore scolastico “l’assistenza necessaria nelle scuole dell’infanzia e primaria, nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale”. Tali mansioni comprendono, secondo l’ARAN, anche “la pulizia, il lavaggio degli alunni e il cambio dei pannolini”.
  3. Riferimenti giurisprudenziali: Sentenza della Corte di Cassazione
    L’ARAN richiama inoltre la sentenza n. 22786 della Corte di Cassazione, Sez. VI penale, del 30 maggio 2016, che sancisce la doverosità degli interventi richiesti ai collaboratori scolastici in relazione alla normativa contrattuale.
  4. Orientamenti precedenti dell’ARAN
    Già prima del rinnovo del CCNL 2019-2021, l’ARAN aveva chiarito la questione con l’orientamento CIRS 62 del 24 febbraio 2021, dove rispondeva al quesito: “L’igiene personale degli alunni della scuola dell’infanzia rientra nei compiti dei collaboratori scolastici?”.
    La risposta, basata sulla tabella A, area A, del CCNL 29 novembre 2007, evidenziava che il personale ATA è incaricato di:
    • Prestare ausilio materiale agli alunni portatori di handicap per l’accesso, l’uso dei servizi igienici e la cura dell’igiene personale.
    • Svolgere mansioni di assistenza alla persona come previsto dall’art. 47, comma 2, dello stesso contratto.

L’impatto sulle famiglie

Nonostante le normative, le scuole continuano a chiamare al telefono i genitori per chiedere loro di andare a cambiare i propri figli, costringendoli così a interrompere la propria giornata lavorativa. Inoltre, alcune scuole chiedono ai genitori di portare i figli fuori dai locali scolastici per cambiarli. Di conseguenza, in molti casi, i genitori, pressati dalla necessità di tornare al lavoro il prima possibile, sono costretti a cambiare i bambini in condizioni degradanti, ad esempio sui marciapiedi fronte scuola. Questa situazione, tuttavia, colpisce non solo i bambini con disabilità certificata, ma anche tutti gli altri, penalizzando in particolare le famiglie che non possono usufruire dei permessi previsti per i caregiver.

La scuola, invece di garantire accoglienza, rispetto e dignità, trasmette un messaggio gravemente diseducativo: ovvero, che i bisogni e i diritti primari dei bambini non sono una priorità. Così facendo, si crea un ambiente esclusivo e discriminatorio, completamente lontano dai principi di uguaglianza e dignità umana.

Le iniziative dell’Associazione Asperger Abruzzo

Per le scuole che seguiteranno con questo comportamento mortificante l’associazione Asperger Abruzzo organizzerà manifestazioni davanti agli istituti scolastici che verranno “premiati” simbolicamente con un “guinzaglio d’oro” alla presenza di giornalisti e famiglie che parteciperanno. Durante queste iniziative, evidenzieremo come i bambini vengano trattati non come esseri umani con diritti e bisogni, ma come cani, costretti a uscire dagli spazi scolastici per essere accuditi dal proprio genitore. Questa provocazione vuole sottolineare l’assurdità e la disumanità di una prassi che viola la dignità dei bambini, costringendo le famiglie a gestire situazioni che spettano alla scuola. L’associazione Asperger Abruzzo offrirà supporto legale alle famiglie, mettendo a disposizione i propri avvocati per intraprendere le necessarie azioni giudiziarie. Queste omissioni, infatti, costituiscono un reato e devono essere affrontate come tali.

Invitiamo i Dirigenti Scolastici a garantire che il personale adempia alle proprie mansioni contrattuali. Le famiglie possono segnalare le scuole inadempienti all’indirizzo email info@aspergerabruzzo.it o sul sito www.aspergerabruzzo.it. Le segnalazioni saranno inoltrate all’Ufficio Scolastico Regionale e subiranno la suddetta premiazione con manifestazione.

L’associazione si pone accanto a tutte le famiglie, facendosi custode dei diritti fondamentali dei bambini. Con un’attenzione speciale verso le famiglie più vulnerabili, offre sostegno a chi, nella difficoltà, non riesce a far valere i propri diritti, proteggendo con cura e sensibilità ciò che di più prezioso hanno: i loro figli.

Marie Helene Benedetti
Presidente dell’associazione Asperger Abruzzo

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Madre, attivista e fondatrice, Marie Helene Benedetti è presidente di Asperger Abruzzo. Scrive per informare, sensibilizzare e costruire consapevolezza reale sull’autismo.

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