Neuropsichiatria Infantile: Ruolo di Medici, Insegnanti e Pediatri nel Supporto delle Famiglie

Lanciamo un allarme generale a tutti i pediatri e a tutte le scuole, pubbliche e private (asili nido, scuole materne e scuole elementari) con la preghiera che questo documento venga consegnato a tutti gli insegnanti che si interfacciano con i propri alunni e relativi genitori. Facciamo questa azione complessa a tappeto su tutto il territorio per le gravissime criticità riscontrate dai racconti dei genitori che si avvicinano alla nostra Associazione.
medici e insegnanti supporto bambini autistici

Indice

Errori comuni da evitare 

Le prime persone che vengono in contatto con i nostri bambini sono i pediatri e successivamente gli insegnanti di ogni ordine e grado, privati e pubblici. Indirizzare e indirizzare nel modo corretto le nostre famiglie quando un bambino presenta delle caratteristiche dubbie è un dovere morale e professionale di pediatri e insegnanti.

L’appello:

Gentili Pediatri e Insegnanti,

avete un ruolo fondamentale e delicatissimo nel percorso di vita dei nostri figli, avete il potere di fare la differenza nel loro futuro permettendo loro di avere una eventuale diagnosi precoce, primo passo fondamentale per via dei benefici di un cervello plastico. Questo concetto detto e ripetuto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dall’Istituto Superiore della Sanità, da tutta la letteratura scientifica e dalle Linee Guida di tutte le patologie del neuro-sviluppo non è purtroppo un concetto acquisito da tutti e soprattutto da tutte le figure professionali che ruotano intorno ai nostri bambini e alle loro famiglie.

Il Vostro Ruolo è Cruciale:

Ci viene riferito con allarmante consuetudine che, quando un bambino mostra delle caratteristiche dubbie, come ad esempio un ritardo del linguaggio o una scarsa resa nel linguaggio, le famiglie vengono indirizzate da un logopedista o da uno psicomotricista. Vi prego di comprendere che tali figure sono figure riabilitative!

Un esempio calzante:

Quando una persona ha problemi e dolori alla schiena non va dal Fisioterapista, e un buon Fisioterapista non mette le mani su un paziente senza conoscere la natura del problema che gli viene rappresentato. Il percorso più sicuro e corretto è quello di andare da un medico specializzato Ortopedico che valuterà un corretto percorso diagnostico per comprendere la natura della patologia o del problema e che indirizzerà successivamente il paziente verso la figura terapeutica corretta  che dovrà seguire le indicazioni dello specialista, oppure l’Ortopedico, se non ci sarà necessità di un percorso riabilitativo con il Fisioterapista, sempre in base alla natura del problema diagnosticato potrebbe invece optare per un intervento chirurgico, l’applicazione di creme, la somministrazione di punture o altri farmaci, sempre in base alla patologia diagnosticata. La stessa procedura si esegue sempre per tutte le patologie, dal Cardiologo per il cuore, dall’Oncologo per un tumore, dall’Oculista per gli occhi ecc… nessuno si sognerebbe mai di indirizzare un bambino dall’Ottico prima di passare per un Oculista, ma per le caratteristiche o le patologie del neuro-sviluppo, per preconcetti gravi da abbattere, avviene proprio quanto stiamo denunciando.

Errori da evitare

Ci viene spesso riferito dalle nostre famiglie di aver perso anni preziosissimi perché Pediatri e Insegnanti indirizzano verso i Logopedisti e/o gli Psicomotricisti. Purtroppo, alcuni di questi terapisti della riabilitazione prendono in carico il bambino, anche per lunghi periodi, quando dovrebbero invece indirizzare verso la Neuropsichiatria Territoriale prima di svolgere un intervento.

Il Valore della Neuropsichiatria Territoriale

Ci viene anche spesso riferito che Pediatri e Psicologi indirizzano queste famiglie verso Neuropsichiatri privati o che lavorano in centri terapeutici della riabilitazione convenzionati ma non abilitati per la diagnosi perché le Neuropsichiatrie hanno lunghe liste di attesa o perché a loro parere (erratissimo) non sarebbero abbastanza competenti… dicerie false e smontate sia dalla nostra Associazione, sia dal nostro riferimento nazionale Gruppo Asperger Onlus, sia dall’Istituto Superiore della Sanità. Presso la nostra Neuropsichiatria Infantile territoriale della ASL2 di Lanciano Vasto Chieti abbiamo figure professionali considerate luminari di stampo nazionale.

Sono inoltre presenti numerose figure lavorano in team per una corretta e accurata somministrazione dei test relativi all’ottenimento di una diagnosi accurata e precisa. La maggior parte dei nomi privati che conosciamo sul territorio non hanno l’organico per somministrare i test diagnostici e non sono in grado di farli, non hanno le competenze in tutti i settori e non sono esperti di autismo, come invece è la Neuropsichiatria Territoriale con sede ad Atessa.

Ci preme inoltre portare all’attenzione la popolazione sul fatto che una diagnosi privata, oltre ad avere costi importanti che non tutti possono permettersi, non è mai utile per l’ottenimento della legge 104/92, per l’ottenimento delle terapie convenzionate e, purtroppo, molte scuole non ne tengono per redigere un PDP (anche qui sbagliando).

Le Liste d’Attesa 

Il problema delle liste d’attesa presso la Neuropsichiatria Territoriale della ASL di Lanciano Vasto Chieti è relativo perché entro il quarto anno di età compreso e per problemi che non possono attendere si riesce ad ottenere una visita in urgenza. Sappiate inoltre che come Associazione siamo in perenne lotta per l’adeguamento di questo fondamentale reparto, lotta che non molleremo mai fino a quando verranno adeguatamente smaltite le lunghe e insostenibili liste d’attesa. Non è indirizzando altrove che risolveremo o risolverete il problema delle liste d’attesa, mandando altrove rallenterete solo il percorso del bambino facendogli perdere gli anni più proficui per una migliore riabilitazione.

I Benefici della Diagnosi Precoce

Abbiamo inoltre sentito racconti dove Pediatri e Insegnanti dicevano di attendere, di essere in osservazione, di aspettare un altro anno, di vedere a fine anno scolastico. L’osservazione deve farla il Neuropsichiatra con il suo team, ad ognuno il proprio lavoro.

Molti sgranano gli occhi davanti ad una visita Neuropsichiatrica, come fosse qualcosa di grave, in realtà il Neuropsichiatra non fa alcun male e non traumatizza un bimbo, è una figura formata per mettere a proprio agio i bambini che altrimenti non potrebbero ricevere una valutazione adeguata.
Non abbiate paura di indirizzare le famiglie ad una visita Neuropsichiatrica, è un regalo che fate alla famiglia e al bambino, gli regalate un investimento per il futuro di quel bambino, e se non risulterà nulla? Sarà stato fatto semplicemente un controllo che a nostro parere ogni bambino dovrebbe fare durante ogni step di crescita.

C’è chi crede ancora che le diagnosi di autismo non possono essere fatte prima dei 3 anni, dei 4 anni, dei 6 anni, in realtà le diagnosi di autismo ad oggi possono essere fatte dai 6 mesi in su, la scienza ha messo a punto dei metodi diagnostici che permettono diagnosi molto precoci ed averle è un immenso beneficio per le riabilitazioni dei bimbi oltre che per le prese in carico immediate alla luce dell’età precoce. Se la scienza si è tanto prodigata a creare test precoci è proprio per i benefici terapeutici che i bambini possono trarre in età precoce.

Un Invito alla Collaborazione

Come associazione, Asperger Abruzzo resta a vostra disposizione per ulteriori chiarimenti, per sostenervi nell’aiuto di famiglie in difficoltà, sia burocratica che di natura legale, per ogni procedura e ogni difficoltà, per un consiglio Asperger Abruzzo è qui ad accogliere chi, nel nostro difficoltoso mondo, vuole essere aiutato per migliorare la vita dei nostri bimbi e famiglie.

Confidiamo fortemente nella collaborazione di ogni singola persona nella certezza che l’amore per i bambini vi porterà a fare del vostro meglio per il loro futuro.

Marie Helene Benedetti
Presidente dell’associazione Asperger Abruzzo

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Facciamo due conti: 3 sedute a settimana per 52 settimane fanno 156 sedute l’anno. A 70 euro l’una, sono 10.920 euro per ogni bambino. Moltiplicato per 100 bambini, il totale supera 1 milione di euro l’anno. Non è un’opinione: è un calcolo elementare.

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Curiosamente, però, il servizio non ha menzionato un altro problema gravissimo: le liste d’attesa per la diagnosi, che ad oggi sono ferme al 2027 senza nemmeno possibilità di prendere un nuovo appuntamento. Parliamo di bambini che avranno diritto a una diagnosi quando saranno già adolescenti, quando ormai sarà troppo tardi per un intervento precoce. Il percorso diagnostico è il primo ostacolo che le famiglie si trovano ad affrontare, spesso costrette ad aspettare anni prima di ottenere una valutazione ufficiale. Senza diagnosi, non c’è accesso alle terapie. E questo significa condannare tantissimi bambini e ragazzi a un destino di esclusione e privazione di diritti fondamentali. Anche su questo fronte, l’ASL2 è totalmente inadempiente e continua a ignorare le proposte di chi, come il dottor Alessandrelli, suggerisce soluzioni concrete per abbattere i tempi di attesa e garantire un intervento tempestivo.

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