A volte il cervello sembra spegnersi proprio nel momento sbagliato.
Hai studiato, sai cosa dire, eppure davanti a tutti — o davanti a un giudice, a un esaminatore, a un pubblico — le parole si spezzano, la mente diventa vuota, il cuore corre.
Non è panico. Non è impreparazione. È neurofisiologia.
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Autismo: orrore nella casa che doveva proteggere. Ragazzi autistici legati, affamati, umiliati
Ogni volta che accade una storia così, c’è sempre qualcuno che dice: “eh, ma sono casi isolati”.
No.
Non è mai un caso isolato. È un sistema che marcisce.
A Borgo Gesso, frazione di Cuneo, la cooperativa “Per Mano” avrebbe dovuto essere un rifugio. Un luogo sicuro per persone autistiche e con disabilità psichiatriche gravi.
Invece — secondo quanto emerso dalle indagini — sarebbe diventata una prigione.
Una casa dell’orrore con un nome dolce come l’inganno.
Hikikomori non è una diagnosi: è un alibi
Ogni volta che chiamiamo “ritiro sociale” una sofferenza clinica, stiamo lavando le mani a chi dovrebbe agire. Il termine hikikomori è un’etichetta elegante che fa risparmiare tempo, responsabilità e presa in carico. Ma ai ragazzi non serve una definizione: serve consapevolezza, diagnosi e presa in carico.
Ipersinceri: Quelli che Dicono Sempre la Verità
“Non capisce mai quando deve stare zitto.”
“Ma perché deve dire sempre tutto?”
“Non è possibile che non si renda conto.”
Chi è ipersincero ci è cresciuto con frasi così.
Le ha sentite da piccolo, da adulto, al lavoro, in famiglia.
Non importa quante volte si scotti. Ci ricasca.
Perché non sa far finta. Non gli riesce.
Neurodivergenza: La trappola dell’ingenuità
Quante volte ti sei sentito dire “sei troppo ingenuo”?
E quante volte, sotto quella frase, si nascondeva un fraintendimento profondo del tuo modo di essere?
L’ingenuità non è una mancanza di intelligenza.
È una modalità cognitiva e relazionale diversa, spesso propria delle persone neurodivergenti — in particolare autistiche o con ADHD — che tendono a interpretare il mondo in modo più diretto, più onesto, più lineare.
Non leggono le intenzioni nascoste.
Non colgono l’ambiguità.
Non partono dal sospetto, perché non immaginano il male gratuito.
E proprio per questo, vengono colpiti lì dove sono più esposti.
Proprio lì, dove l’anima si era aperta, qualcosa si spezza per sempre.
Il peso del masking: la fatica invisibile dei neurodivergenti
C’è chi nasce diverso e lo capisce subito, e chi lo intuisce solo dopo una vita intera passata a sopravvivere.
C’è chi ci convive e non lo scoprirà mai, nonostante — in fondo — lo abbia sempre percepito.
Non sono persone strane.
Non sono “difficili”.
Sono persone che funzionano su una frequenza diversa.
E se ti sforzi di ascoltarla con le orecchie, non sentirai nulla.
Ma se impari a sentire con la pelle, allora ti accorgerai che erano lì. Sempre.
A trattenersi.

Autore
Marie Hélène Benedetti
Madre, attivista e fondatrice, Marie Helene Benedetti è presidente di Asperger Abruzzo. Scrive per informare, sensibilizzare e costruire consapevolezza reale sull’autismo.
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